Il leccio rappresenta una delle specie più affascinanti e versatili del panorama mediterraneo: una pianta robusta, longeva e dal forte impatto estetico

Il leccio, noto anche con il nome scientifico Quercus ilex, è una quercia sempreverde tipica dell’area mediterranea. Appartenente alla famiglia delle Fagaceae, si distingue per la sua resistenza, la longevità e la capacità di adattamento a contesti ambientali diversi.

Diffuso in boschi collinari e litoranei, questo albero è una presenza costante nel paesaggio del sud Europa, dove svolge un ruolo importante sia dal punto di vista ecologico sia ornamentale.

Caratteristiche e aspetto

Il leccio può raggiungere altezze considerevoli, arrivando anche a 25 metri, con una chioma fitta e tondeggiante che garantisce ombra per tutto l’anno. Le foglie, coriacee e persistenti, presentano una pagina superiore verde scura e lucida, mentre quella inferiore è più chiara e leggermente pelosa. I frutti sono le classiche ghiande, molto apprezzate dalla fauna selvatica.

Un altro elemento distintivo è la corteccia di colore grigio scuro, che con l’età tende a diventare rugosa e fessurata in placche, conferendo al tronco un aspetto particolarmente rustico e affascinante.

Questa pianta è particolarmente resistente ai venti salmastri, alla siccità estiva e alle basse temperature, rendendola adatta sia a zone costiere che a colline interne.

Coltivazione del leccio

Terreno e esposizione

Questo albero predilige terreni ben drenati, anche calcarei o poveri di sostanza organica. Si sviluppa bene in esposizioni soleggiate, ma tollera anche la mezz’ombra. Il drenaggio è fondamentale per evitare ristagni idrici dannosi alle radici.

Irrigazione

Una volta stabilita, la pianta richiede poca irrigazione. Durante i primi anni dalla messa a dimora, è consigliabile irrigare regolarmente, soprattutto nei mesi più caldi, per favorire l’attecchimento. Successivamente, potrà contare sulle proprie radici profonde.

Potatura

Il leccio non necessita di potature frequenti, ma è possibile intervenire per mantenere una forma armoniosa o rimuovere rami secchi e danneggiati. Le potature più importanti andrebbero effettuate a fine inverno o inizio primavera.

Propagazione

La propagazione avviene solitamente tramite semina delle ghiande, che devono essere interrate fresche. In alternativa, è possibile ricorrere all’innesto su altre specie del genere Quercus per ottenere esemplari più vigorosi.

leccio

Malattie e parassiti

Il leccio è una pianta rustica, ma può essere soggetta ad alcune problematiche. Tra le più comuni, si segnalano attacchi da parte della cocciniglia cotonosa, del rodilegno rosso e delle larve defogliatrici. Tra le malattie crittogamiche, l’oidio e il marciume radicale possono colpire esemplari indeboliti da eccessi idrici.

In ambito urbano, è importante monitorare la pianta anche per la presenza della Processionaria del pino, che occasionalmente può infestare anche querce sempreverdi.

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Utilizzi

Oltre al suo impiego ornamentale in parchi e giardini mediterranei, il leccio è apprezzato anche per la creazione di siepi frangivento e barriere verdi. In ambito forestale, svolge un ruolo cruciale nella difesa del suolo e nel mantenimento della biodiversità.

Il legno di questo albero, molto duro e compatto, è stato utilizzato storicamente per la produzione di carbone e come combustibile, ma anche in lavori di ebanisteria rustica.

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Leccio: l’eleganza sempreverde della macchia mediterranea ultima modifica: 2025-06-25T08:00:00+02:00 da PA

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