Vediamo la potatura della forsythia, uno tra i primi arbusti che in primavera arrivano a fioritura.
Pianta robusta, di colore giallo-oro lucente, cresce bene sia nei terreni sabbiosi che in quelli calcarei o argillosi, in pieno sole come all’ombra. Si presta ad essere utilizzata sia come pianta solitaria, sia accostata a sempreverdi o ad arbusti decidui con tempi di fioritura diversi. Se possibile, in alcune zone è preferibile collocare la forsythia in posizione riparata, improvvisi inasprimenti del clima possono infatti provocarne la prematura caduta degli splendidi fiori.
RADICI
I germogli che si sviluppano alla base dell’arbusto vanno scoperti per tagliarli con la cesoia, quindi si spalma la ferita col mastice e si ricopre di terra.
RAMI MORTI
Le ramificazioni poste verso l’interno e i rami morti devono essere potati alla base con un taglio netto, da effettuarsi con cesoie ben affilate.
TAGLIO
Per i rami di maggior diametro, si pratica prima un’incisione dal basso per poi completare il taglio dall’alto; in questo modo si evita la rottura delle fibre.
SPIANATURA
Se il taglio con il segaccio ha lasciato la superficie irregolare e rugosa bisogna livellarla con un coltello affilato utilizzato in orizzontale.
CICATRIZZAZIONE
Per proteggere la ferita da infezioni e parassiti la si cosparge con uno specifico mastice cicatrizzante applicato a pennello; ottimo quello a base di catrame di pino.
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