Nemo’s Garden è un progetto presente nel mare di Noli (SV) che, grazie a nuovi sistemi tecnologici, permette di coltivare alcuni generi e varietà… sotto il mare!
Liguria: mare, montagne, pesto. Forse un riassunto troppo sbrigativo (e banale), ma la prima regione del Nord-Ovest che si affaccia sul Mediterraneo scrive una nuova, piccola e importante pagina della sua già ricca storia. E lo fa soprattutto grazie al basilico, (pianta erbacea che dà il “via” proprio alla lavorazione del pesto) che a Noli, in provincia di Savona, insieme a insalata e pomodori, è coltivato nei fondali marini all’interno di speciali cupole.
Nemo’s Garden: che cos’è?
L’Orto di Nemo è un progetto nato a Noli nel marzo del 2012 che mira alla creazione di un vero e proprio orto sottomarino. A 6-10 m di profondità vengono ancorate delle cupole, cui all’interno sono posizionati dei piccolissimi recipienti (generalmente coni di plastica) muniti di apposito terreno e genere da coltivare. La cupola, definita biosfera, è riempita d’aria ed è ricca di tutti gli elementi indispensabili per la crescita delle piante: aria, luce, nutrienti. Ma non solo. Una webcam e sensori rilevano i livelli di umidità, luce, temperatura e anidride carbonica che via via sono presenti all’interno del piccolo “orto”.

I generi sono coltivati all’interno di una cupola sottomarina.
Il principio si basa su una coltura idroponica, ovvero un metodo di coltivazione dove l’acqua è la principale fonte di nutrimento. L’orto oggi copre un’area di circa 100 metri quadrati, e in Florida (USA) c’è chi ha già “annusato” l’idea di esportare questo progetto italico oltreoceano.
Ma… come funziona?
L’acqua del mare entra, poco alla volta, all’interno della cupola. In questa, ricca di aria calda, l’acqua evapora immediatamente: le gocce si condensano e “perdono” il sale che cadono sulle piantine più in basso, nutrendole. La condensa si mantiene sulle pareti, creando l’habitat giusto per la crescita delle colture. Da non dimenticare inoltre la presenza della luce, filtrata dalla profondità (si parla pur sempre di 6-10 m dal livello di superficie sotto il mare) e quindi dalla posizione della cupola.
Scrivi