La vendemmia è un rito antico che affascina gli amanti della natura e che si rinnova ad ogni stagione
Chi di noi non ha provato, almeno una volta nella vita, il rito della vendemmia? Ad ogni stagione i grappoli d’uva ci attendono, carichi e gonfi, pronti per essere colti e divenire, in quel lungo processo che ci emoziona da sempre, quel nettare tanto caro a Bacco, ma non solo.
Il fascino della vendemmia
La vendemmia ha un fascino che accomuna la natura e l’uomo in un rito antico, ancestrale e propiziatorio con i suoi ritmi, le sue scansioni, le attese e il piacere conviviale di trascorrere gradevoli giornate.
Come bisogna vestirsi per vendemmiare
Come ogni lavoro, anche andare a “vendemmiare” necessita di qualche accortezza che, per chi è alle prime armi, è fondamentale conoscere. Poiché la vendemmia avviene prevalentemente lavorando sotto il sole è fondamentale che l’abbigliamento sia comodo, leggero e soprattutto di tessuto traspirante come il cotone.
Indossiamo una comoda camicia che ci copra le braccia perché ci si sporca parecchio, specialmente di succo d’uva, così carico di zucchero che alla fine della giornata ci si ritrova tutti appiccicosi.
Testa riparata dal sole con cappelli di paglia o foulard, ma sempre di cotone.
Calziamo sempre scarpe robuste, meglio stivali di gomma, che però non sono molto adatti se i vigneti sono in pendenza, in questo caso saranno più utili scarponcini con tomaia antiscivolo, tipo trekking. Ovviamente mani sempre protette da un paio di guanti robusti, antiscivolo e di misura adeguata: lavorare con guanti più grandi o più piccoli può essere un tormento.
Fondamentali sono anche le cesoie, che devono essere di buona qualità per garantire un taglio netto e preciso del raspo.
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Il taglio dell’uva
La vendemmia accomuna nel lavoro parecchie persone e, in genere, si lavora in coppia lungo il filare. I grappoli d’uva che tagliamo vanno depositati nel cestino o nelle apposite vasche di plastica poste ai piedi della vite in modo che i grappoli vi cadano dentro.
Si tagliano tutti i grappoli di un filare, giunti a piena maturazione, eliminando le foglie secche e qualche chicco ammuffito. Quando le vasche sono sufficientemente colme, si svuotano in appositi contenitori, in genere posti su trattori, che verranno poi trasportati nelle cantine per la pigiatura.
Durante la giornata in cui si vendemmia è bene bere molta acqua perché ci si disidrata facilmente e soprattutto, durante la pausa pranzo, non carichiamoci eccessivamente di cibo. La ricompensa, a fine giornata, è costituita da grappoli d’uva, qualche bottiglia di buon vino, un pasto semplice e genuino e un piacevolissimo contatto con la natura.
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