Una staccionata fai da te in legno è semplice da realizzare, richiede un trattamento del legno a base d’impregnante
Il materiale ideale per realizzare una staccionata fai da te, che deve resistere alle intemperie, è il legno di larice o di castagno. Il primo viene ampiamente utilizzato per le strutture dei tetti ed è tra quelli resinosi il più adatto agli esterni. Il secondo contiene tannino, una sostanza che lo preserva a lungo anche in assenza di qualsiasi trattamento protettivo, tant’è vero che un tempo veniva impiegato, sotto forma di piccole tavolette dette scandole, addirittura per le coperture dei tetti. Tuttavia le moderne vernici impregnanti fanno miracoli e anche un’essenza di pino o di economicissimo abete dura abbastanza a lungo, se protetta all’origine e poi trattata periodicamente. In commercio esistono elementi prelavorati e preimpregnati per steccati, che permettono a chiunque di costruire una staccionata fai da te, anche con soli attrezzi manuali più un trapano per preparare i fori d’invito.
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Come progettare una staccionata in legno
Lo schema costruttivo qui proposto per costruire una staccionata fai da te in legno richiede pali d’angolo e ritti di delimitazione del cancello (B) con sezione 90 x 90 mm (disponibili in diverse lunghezze), ritti intermedi (C) e traverse orizzontali (D) da 40 x 90 mm, pezzi analoghi per il cancelletto e parecchie stecche o tavolette verticali (H). I pali sono disponibili già pronti, con un’estremità a punta che facilita l’interramento. Per le traverse vanno bene tavole con lunghezza standard di 4 m, che possono essere utilizzate anche per i ritti intermedi, semplicemente tagliandole alla misura occorrente. Le stecche verticali si trovano pronte, con estremità superiore arrotondata o appuntita e anche con profilo sagomato, in elementi di sezione 20 x 110 mm e diverse lunghezze.
Come costruire una staccionata fai da te
La costruzione della staccionata fai da te deve iniziare dagli elementi che hanno posizione vincolata: in genere si tratta del cancello e degli angoli. Prima di infiggere i pali nel terreno (consulta la guida fai da te Bricoportale per piantare un palo stabile e duraturo), occorre incatramarne la base e preparare gli incastri destinati ad accogliere le traverse, più eventuali diverse sagomature dell’estremità superiore. Affinché i ritti siano stabili devono essere interrati per almeno 300 mm, se incementati, 500 e oltre se solo piantati. Nel primo caso bisogna preparare delle buche profonde un palmo e larghe altrettanto, infiggerci i pali interrandone quasi solo la punta, versare nella buca un impasto di calcestruzzo precedentemente preparato, fino quasi a colmarla, lasciare asciugare, quindi ricoprire con del terriccio in modo da nascondere il cemento alla vista. Nel secondo caso, non occorrono quasi preparativi e basta colpire energicamente con la mazza l’estremità superiore dei ritti: se il terreno non nasconde roccioni che impediscono di infiggere i pali a sufficienza e se non si ammolla in maniera esagerata in caso di piogge intense, la stabilità è comunque assicurata. Una volta che i pali sono stabili, si tende una lenza da muratore tra gli estremi di ogni lato per ottenere l’allineamento dei ritti intermedi, da sistemare con distanza da centro a centro di 2000 mm. Traverse e stecche si fissano poi con sole viti, zincate, brunite o d’acciaio inox, in numero di almeno due per giunzione sistemate in diagonale. E’ inutile usare colla (la vinilica comunque non andrebbe bene all’esterno, perché con l’umidità si scioglie), che rende solo difficile la sostituzione di parti deteriorate.
Come proteggere il legno dello steccato fai da te
Installazione della staccionata
- Verifichiamo con la lenza da muratore l’allineamento dei ritti e l’altezza degli incastri.
- Controlliamo con la livella la verticalità dei ritti prima che il calcestruzzo faccia presa.
- Iniziamo ad avvitare le traverse orizzontali dal ritto d’angolo, che è provvisto di doppia scanalatura.
Realizzare il cancelletto della staccionata fai da te
Il telaio è formato da due tavole verticali (F) e due orizzontali (E), ricavabili dallo stesso tipo di assi usate per le traverse e per i ritti intermedi, unite con incastri a mezzo legno e tenute in squadra da una diagonale (G) di uguale sezione, fissata dal lato interno con piattine metalliche e viti. Tenendo conto del fatto che il cancello è l’unica parte del recinto soggetta a movimenti, può non essere male rafforzare le giunzioni tra gli elementi del telaio con un adesivo, ovviamente di tipo per esterni: tanto se qualche parte dovesse deteriorarsi pesantemente è comunque meglio rifarlo tutto. Le stecche (H) sono identiche a quelle del recinto o più corte di qualche centimetro e fissate anche qui alla struttura portante con semplici viti, disposte in diagonale in modo da rafforzare la tenuta in squadra in numero di almeno due per giunzione. Il tutto è articolato sui ritti per mezzo di robuste cerniere a libro con ali di diversa lunghezza, va a battere contro un listello (I) avvitato sul ritto in posizione adeguata ed è tenuto chiuso da un gancio che fa presa in un occhiolo oppure da un chiavistello.
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