Scoprire, prevenire e combattere il rodilegno rosso per proteggere frutteti e giardini
Il rodilegno rosso (Cossus cossus) è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Cossidi, noto per i danni che le sue larve provocano a numerose specie di alberi, sia ornamentali che da frutto.
Diffuso in tutta Europa e particolarmente attivo durante i mesi caldi, questo insetto rappresenta una minaccia silenziosa che può compromettere seriamente la salute degli alberi infestati.
Caratteristiche e aspetto
L’adulto del rodilegno rosso è una farfalla notturna di grandi dimensioni, con apertura alare che può superare i 9 cm. Le ali anteriori presentano una colorazione grigiastra con striature irregolari, mentre quelle posteriori sono più chiare.
Tuttavia, il vero problema è rappresentato dallo stadio larvale: le larve sono facilmente riconoscibili per il loro colore rosso-violaceo, la testa nera lucida e una lunghezza che può arrivare fino a 10 cm. Queste larve si sviluppano all’interno del legno vivo, scavando gallerie e danneggiando i tessuti interni della pianta.

Come combattere il rodilegno rosso
L’eliminazione di questo parassita richiede interventi mirati e tempestivi, poiché il parassita agisce all’interno del legno, rendendo difficile individuarlo nelle fasi iniziali dell’infestazione.
Ispezione visiva e meccanica
Controllare regolarmente il tronco e i rami principali alla ricerca di fori di entrata, segatura e rosura è fondamentale. L’introduzione manuale di fili metallici nei fori può aiutare a eliminare fisicamente le larve, se localizzate.
Trattamenti fitosanitari
L’impiego di insetticidi sistemici è efficace solo se somministrato con precisione. Prodotti a base di acetamiprid o deltametrina possono essere iniettati nei fori attivi, sigillando poi con mastici cicatrizzanti. L’utilizzo di endoterapia (iniezione diretta nel tronco) rappresenta una tecnica avanzata e meno impattante sull’ambiente circostante.
Trappole feromoniche
Per il monitoraggio degli adulti, è utile installare trappole a feromoni sessuali nel periodo estivo (giugno-agosto), quando le farfalle sono in attività. Questo sistema consente di contenere la popolazione e valutare il momento ottimale per gli interventi.
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Prevenzione dell’infestazione
La prevenzione si basa su pratiche agronomiche che migliorano la resistenza naturale delle piante e riducono le possibilità di insediamento delle larve.
- Potatura regolare: mantenere la pianta arieggiata e in buona salute, rimuovendo rami secchi e lesionati che possono attirare il parassita.
- Controlli stagionali: eseguire ispezioni frequenti, soprattutto in primavera e fine estate, per rilevare precocemente i sintomi.
- Cura delle ferite: proteggere le ferite da potatura o da danni meccanici con mastici cicatrizzanti, evitando l’ingresso delle larve.

Piante più colpite
Il rodilegno rosso attacca principalmente alberi a legno tenero o con corteccia sottile. Tra le specie più vulnerabili si trovano:
- Melo, pero e susino: molto colpiti nei frutteti.
- Pioppi e salici: spesso infestati in ambienti umidi o lungo corsi d’acqua.
- Olmo, tiglio, betulla: alberi ornamentali molto suscettibili.
- Fico e olivo: vittime frequenti soprattutto in climi caldi.

Sintomi da riconoscere
Individuare per tempo l’infestazione è essenziale per limitare i danni. I sintomi più comuni includono:
- Fori di fuoriuscita larvale sul tronco e rami principali.
- Presenza di segatura o materiale rosicchiato alla base della pianta.
- Foglie ingiallite o secchezza localizzata.
- Emissione di cattivo odore proveniente dai fori, tipico delle larve attive.
Ciclo vitale del rodilegno rosso
Conoscere il ciclo biologico del parassita aiuta a pianificare correttamente gli interventi. L’adulto depone le uova nella corteccia tra maggio e luglio; le larve si sviluppano per 2-3 anni all’interno della pianta prima di impuparsi. La lunga durata dello stadio larvale rende cruciale un monitoraggio costante.

Alla luce di quanto detto, il rodilegno rosso rappresenta un nemico insidioso per molte piante ornamentali e da frutto, capace di compromettere in modo grave la salute e la stabilità degli alberi infestati
Riconoscerlo per tempo e intervenire con le tecniche appropriate permette di limitarne la diffusione e proteggere il patrimonio arboreo. Una corretta prevenzione, unita a metodi di lotta integrata, rappresenta la strategia più efficace per contrastare questo pericoloso parassita.
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