Consigli e indicazioni per coltivare al meglio i cactus
Originari per lo più del continente americano, i cactus o, meglio, le cactacee sono una particolare famiglia delle succulente, comunemente chiamate “piante grasse“, di cui fanno parte oltre 3000 specie diverse. I cactus si sono adattati a climi molto secchi e la loro anatomia è sviluppata proprio per sopravvivere in certi ambienti.
Tecnica colturale
I cactus per crescere e sopravvivere necessitano di molta luce solare. Inoltre hanno bisogno di aria aperta, quindi se si tengono in casa è fondamentale aerare spesso la stanza. Dall’inizio dell’autunno alla fine dell’inverno le piante devono essere messe a riposo, in una zona della casa non riscaldata (la temperatura ideale non dovrebbe superare i 10°), ma senza umidità.
Annaffiatura
Durante il riposo invernale i cactus non vanno bagnati, la prima annaffiatura si fa a inizio primavera e si ripete ogni 10-15 giorni circa. L’intervallo di tempo varia a seconda del terreno e della quantità di luce che prende la pianta. Le cactacee vanno bagnate poche volte ma abbondantemente, quindi il metodo migliore è immergere il vaso in una bacinella, oppure usare una pompa (o una bottiglia). Quando è il momento della prima annaffiatura, è consigliabile fare prima una nebulizzazione.
Fioritura e potatura
Dalle areole del cactus nascono fiori dai colori vivaci come il giallo, il rosa o il rosso. Il periodo e la durata della fioritura variano a seconda della specie. Una volta che i fiori si sono seccati, devono essere rimossi. La potatura delle cactacee, infatti, riguarda solo i fiori secchi ed eventuali parti marce della pianta.
Tipo di terreno e rinvaso
Considerato che in natura i cactus crescono in suoli aridi, il terreno deve essere leggero e drenante, per evitare ristagni d’acqua. Si può comporre il terriccio unendo 1/3 di torba, 1/3 di sabbia e 1/3 di perlite o pozzolana. Estratta la pianta dal contenitore, facendo attenzione a non danneggiare le radici, la si posiziona nel nuovo vaso e si coprono le radici senza compattare troppo il terreno. Non si deve annaffiare per almeno 10 giorni.
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