Spesso il terreno è povero di elementi nutritivi: in questi casi è fondamentale fertilizzare con concimi naturali o sintetici per arricchirlo

Perché occorre fertilizzare? Le piante traggono il loro nutrimento dall’aria e dall’acqua, ma in prevalenza dal terreno. Spesso gli elementi nutritivi che le radici possono assumere dalla terra non sono sufficienti a garantire il giusto nutrimento al nostro verde.

Ripetute colture su una stessa porzione di terra, alla lunga, impoveriscono il substrato di tutte le sostanze nutritive di cui le piante hanno bisogno per sopravvivere. C’è, quindi, bisogno di un ulteriore apporto di azoto, fosforo e potassio. Ecco perché è necessario fertilizzare i terreni che coltiviamo a prato, a orto oppure ad arbusti, fiori e piante da giardino.

Fertilizzanti sintetici o naturali?

Il fertilizzante può essere di due tipi: concimi sintetici o naturali. Quest’ultimo è da preferire in quanto la sua origine aiuta l’ambiente (letami di stalla, residui botanici, pelli, ossa, sangue, piume ecc.), anche se non sempre si è in grado di definire la quantità e la tipologia degli elementi nutritivi che si apportano al terreno.

Il concime sintetico è, rispetto a quello naturale, bilanciato perfettamente, si sa sempre quanto azoto o microelementi sono stati incorporati nel terreno: però, nonostante non sia tossico per l’uomo, per gli animali e per ambiente, ha pur sempre un’origine chimica.

Quale è il periodo migliore per la concimazione?

In generale il periodo più adatto per la concimazione è in corrispondenza della ripresa vegetativa (febbraio-marzo) e alla fine dell’estate (settembre-ottobre). Mentre in primavera si possono somministrare concimi vigorosi e rapidi, in autunno è bene limitarsi a fertilizzanti liquidi già dosati, giusto per garantire una riserva supplementare per l’inverno.

Errori da evitare

Le piante giovani vanno trattate con cura, prestando particolare attenzione alle radichette superficiali, pena il rischio di “bruciature”; al contrario possiamo fertilizzare con maggior tranquillità negli esemplari adulti forniti di apparato radicale ben impiantato.

Letame e compost

Il letame e il compost sono i due fertilizzanti naturali più usati per la concimazione degli orti, ma anche di aiuole e bordure. Entrambi correggono eventuali squilibri di sostanze presenti nel terreno avvicinandolo alla situazione ottimale.

I letami equino e bovino sono difficili da reperire per chi abita in città, mentre chi risiede in campagna può trovarli facilmente grazie anche al moltiplicarsi di agriturismi e centri ippici.

Il letame fresco non è utilizzabile in quanto, per essere tale, deve “maturare” subendo una serie di fermentazioni che provocano la trasformazione della materia organica in humus e le sostanze organiche che vi sono comprese in sali ammoniacali e nitrici. Nel letame in fermentazione non devono essere aggiunti concimi chimici o altro.

Spesso quando si parla di letame si pensa subito ai residui organici, solidi e liquidi, derivanti dall’allevamento bovino o equino, ma in realtà anche i residui organici di altri animali (ad esempio le galline) sono adatti per essere utilizzati come fertilizzante.

Diversi tipi di letame

Tra i diversi tipi di letame utilizzati per la concimazione quello di pecora è molto più ricco di quello equino. Il letame di coniglio, quello di colombo e la nota “pollina” (escrementi di pollame rettificati), se somministrati adeguatamente, forniscono ottime quantità di sostanze.

letame

Chi ha la possibilità di rifornirsi e di utilizzare letame animale (di bovino, cavallo, ovino ecc.) deve organizzarsi adeguatamente per il suo corretto impiego. Il letame dev’essere “parcheggiato” in una zona del giardino sufficientemente distante dalle abitazioni perché è inevitabile che si spanda il suo tipico odore.

Nelle immediate vicinanze non dovrebbero esservi corsi d’acqua, pozzi o laghetti che potrebbero essere inquinati. Se il letame è stato acquistato già “maturo” (cioè pronto per l’incorporazione nel terreno senza dover rimanere all’aria per giorni) si può passare al suo utilizzo, se invece è ancora da maturare dev’essere collocato in una zona poco soleggiata.

Come incorporare il letame nel terreno

vangare

Per arricchire il terreno con le sostanze nutritive dello stallatico eseguiamo (d’autunno o a inizio primavera) una profonda vangatura.

Sul terreno vangato spargiamo il letame con la forca cercando di coprire la superficie nel modo più uniforme possibile.

incorporare il letame nel terreno

Effettuiamo una seconda vangatura in modo da rivoltare le zolle e incorporare il letame sotto la superficie del terreno

La terra va quindi sarchiata e rastrellata per asportare i residui più grossolani (paglia ecc.) che possono interferire con la coltivazione.

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Fertilizzanti sintetici

Per quanto riguarda i fertilizzanti sintetici la scelta dev’essere particolarmente oculata e fatta in base alle specie di piante. I concimi possono presentarsi in forma liquida o solida. Quelli in forma liquida possono essere gas liquefatti, soluzioni o sospensioni. Quelli in forma solida possono essere granulari, microgranulari, in cristalli o in polvere.

A seconda della formulazione i concimi solidi possono essere a lenta cessione, ovvero contengono l’elemento nutritivo microincapsulato in modo che il suo rilascio avvenga gradualmente limitando le perdite.

I concimi liquidi sono più pratici da utilizzare. Si diluiscono in acqua alle percentuali riportate sulle indicazioni della confezione. Se si possiedono tante piante è preferibile scegliere un concime granulare da distribuire nella terra moderatamente e successivamente si bagna bene la pianta.

Fertilizzare le piante in vaso

I flaconcini “goccia a goccia” sono concimi liquidi già diluiti. Si taglia l’estremità del tappo e si inserisce il flaconcino capovolto nel terreno vicino al fusto. Si utilizzano tutto l’anno.

Il concime specifico granulare si sparge sul terriccio, senza eccedere nella dose.

Bagniamo abbondantemente la superficie con acqua non fredda, in modo da innescare lo scioglimento.

Concimazione alberi da frutto

Con il passare del tempo piante e alberi da frutto del nostro giardino possono mostrare segni di sofferenza. La decolorazione dell’apparato fogliare, con relativa caduta delle foglie, è un classico sintomo di denutrizione. Con interventi mirati di concimazione alberi da frutto possiamo risolvere il problema.

Eliminiamo alla base del tronco le foglie secche o eventuali erbacce e polloni.

Con il sarchiatore rompiamo le zolle di terra. Lavoriamo la terra per renderla fine e omogenea.

Distribuiamo alla base del tronco il concime granulare formando uno strato sottile.

Aggiungiamo nuovo terriccio composto da torba e foglie decomposte.

Irrighiamo bene la base del tronco fino a completo assorbimento dell’acqua.

Concimazione mirata alle radici degli alberi da frutto

Per fertilizzare le radici con un ricco apporto nutritivo possiamo adottare un semplice sistema di canalizzazione diretta, praticando un certo numero di fori nell’area attorno al tronco in corrispondenza della proiezione della chioma sul terreno (in pratica su tutta la superficie interessata dalle radici).

Lo scopo dei fori è quello fornire una via d’accesso diretta per rinvigorire l’apparato radicale degli alberi nutrendoli con concime bilanciato, completo, granulare. Poi li richiudiamo con un poco di terra.

Pratichiamo i fori nel terreno, in prossimità del tronco, battendo con il mazzuolo su un’asta appuntita fino a circa 30 cm di profondità e inseriamo nel foro un imbuto.

versiamo lentamente il fertilizzante granulare fino a 2 cm circa dal piano terra. Il fertilizzante dev’essere di tipo bilanciato, completo delle principali sostanze nutritive come azoto, potassio, fosforo.

Fertilizzare | Come utilizzare i concimi naturali e sintetici ultima modifica: 2017-08-25T08:03:45+02:00 da Faidate Ingiardino

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