Il Pino è una conifera che comprende oltre 100 varietà. Ad eccezione di una varietà diffusa a sud, fino all’Indonesia, sono tutte native dell’emisfero settentrionale

Il pino (pinus), appartenente alla famiglia delle Pinaceae, ha molteplici utilizzi commerciali: dalla produzione di legname e carta fino alla trementina ottenuta dalla sua resina.

Pino albero

Tutte le varietà sono molto rustiche: le foglie aghiformi le rendono adatte a sopportare qualsiasi condizione di temperatura e umidità. Le cure, perciò, sono ridotte al minimo e le potature vanno effettuate solo raramente, soprattutto quando sono utilizzate come siepi. In America, la varietà lambertiana, può raggiungere oltre gli 80 m di altezza. Una delle caratteristiche maggiormente distintive del pino è la disposizione delle foglie o “aghi”, gli aghi di pino, che sono riuniti su rametti corti in gruppi a numero fisso. Il numero esatto varia a seconda della varietà: hanno in genere da due a cinque aghi riuniti, più raramente compare un solo ago.

Alcuni esempi raffiguranti molteplici aghi rispetto alle varietà di pino esistenti.

Esistono varietà a grande sviluppo in altezza (pini, larici, cipressi), ma anche varietà striscianti (Juniperus, Taxus, Chamaecyparis) utilizzate per creare aiuole miste, in alternativa al manto erboso. Altre sono globose (Cryptomeria, Thuya, Pinus silvestris), altre ancora a colonna, quindi adatte per creare barriere frangivento (Picea).

Pino domestico

Varietà più diffusa in Italia, soprattutto in Liguria e Toscana, non a caso costituisce frequentemente le caratteristiche e folte pinete sviluppatesi vicino alle coste.

Il p.domestico è il più frequente lungo le coste del Mediterraneo.

Preferisce abitualmente terreni secchi, ma cresce bene anche su suoli più profondi, ricchi, freschi e assolutamente non calcarei. È spesso frequente sulla sabbia: in tutta Europa sono conosciute, di questa varietà, pini che ben si sono adattati alla presenza di dune, in ambienti pressoché semidesertici.

Coltivazione

Condizioni

Le varietà di questo genere provengono da una vasta gamma di climi e habitat, per tanto i requisiti di coltivazione variano notevolmente. Esistono tuttavia linee guida generali, attinenti e simili per tutte le specie.

Esposizione

Prediligono generalmente il sole, salvo nei casi in cui una varietà non sia coltivata nei climi più caldi e asciutti di quelli d’origine. In tal caso, esponiamoli a ombra parziale che fornisce condizioni più fresche e umide.

Tipo di terreno

Usiamo un substrato leggero e sabbioso, ben drenato, possibilmente secco. Non sviluppiamolo su suoli calcarei.

Irrigazione

Sopportano lunghi periodi di siccità, generalmente si accontentano delle piogge. Bagniamo con frequenza e regolarità soltanto una volta impiantati.

Concimazione

Applichiamo del buon stallatico in autunno.

Propagazione

Propaghiamoli per seme piantato in qualsiasi stagione nei climi miti, o in primavera nelle aree con inverni freddi. Per ottenere molti alberi, piantiamo le pianticelle in fila, in appezzamenti ben arati e trapiantiamole a dimora, a radice nuda quando sono alte 20-30 cm. Suggeriamo di adottare questa tecnica in inverno.

Malattie e cura

Può essere colpito da processionaria o dall’afide del cedro: trattiamolo con insetticidi o antiparassitari sistemici. È comunque una conifera abbastanza resistente alle avversità e agli attacchi di altri microrganismi.

Proprietà

Dao suoi frutti, le pigne, si possono ricavare i pinoli, che trovano applicazione in pasticceria e in alcuni piatti tipici liguri, come il pesto. E dalla resina, molto aromatica, si ottiene un olio molto utilizzato in fitoterapia, in grado di contrastare alcuni problemi dell’apparato respiratorio.

I pinoli sono maggiormente utilizzati nei piatti tipici liguri, soprattutto nel pesto.

Pino | Varietà, forma e coltivazione ultima modifica: 2018-01-16T14:46:35+01:00 da Faidate Ingiardino

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