Un giardino all’italiana è caratterizzato da uno stile molto curato, in cui compaiono diversi inserimenti con significati legati alla storia e all’aspetto dell’ambiente circostante
Ricca è la presenza di statue, fontane, siepi e vasi. Nel XV secolo l’idea di giardino all’italiana assume un significato profondamente decorativo e architettonico, che trova la sua forma primitiva più illustre nel giardino di Villa di Castello di Firenze. Si utilizzano i viali come assi prospettici che connettono le varie parti del giardino; viene data particolare attenzione agli effetti panoramici, accentuati con giardini pensili, terrazze e scenografiche scalinate. È un ritorno alle forme architettoniche di gusto classico (siamo nel Rinascimento) e si nota una spiccata passione per l’ars topiaria (potare alberi e arbusti dando loro una forma geometrica).
Si creano giardini attentamente asserviti alla geometria delle forme (architettura vegetale). Con il tempo, la forma perfetta viene modificata e ammorbidita: il giardino barocco presenta aiuole e terrazze che solo vicino al palazzo mantengono il rigore geometrico, mentre, man mano che ci si allontana, le forme diventano più sinuose e compaiono ovali e forme irregolari morbide. Uno dei più grandi esempi di giardino all’italiana è il Giardino di Boboli a Firenze.
L’acqua rappresenta la fecondità delle forze della natura cui il giardino dà forma. Viene spesso arricchita con grotte, fontane, divinità fluviali.
L’ars topiaria, con la creazione di forme geometriche, è un elemento fondamentale nel progetto di un giardino all’italiana.
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