L’origano è ideale per la cucina grazie all’aroma inebriante delle sue foglie
L’origano una pianta erbacea aromatica, perenne, dicotiledone alta fino a 80 cm, con rizoma strisciante. Ha fusto eretto con minuscole foglie ovali, verdi e glabre superiormente, più chiare e pelosette nella pagina inferiore.
I fiori sono piccoli, di colore rosato e si presentano racchiusi in spighe terminali riunite in pannocchie o corimbi. I frutti sono ad achenio.
L’origano si trova allo stato selvatico nei boschi, tra le siepi, in genere nei terreni incolti, nelle località marine e nei luoghi soleggiati; solo nel meridione riesce a raggiungere la piena intensità aromatica. Si utilizza per aromatizzare carni, pesci, funghi, verdure ed è un ingrediente fondamentale nelle pizze tradizionali.
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Come coltivare l’origano
Con il nome di origano si intendono diverse specie di Origanum che trovano impiego soprattutto come erbe culinarie. L’Origanum vulgare è quello più ampiamente coltivato e utilizzato in cucina, sia fresco che essiccato. La parte che si consuma sono i fiori che si raccolgono in luglio-agosto e vanno messi all’ombra ad essiccare in mazzi. Con le foglie e i fiori si prepara anche una gradevole tisana.
Le piantine di origano si coltivano in piena terra o in vaso, utilizzando una miscela formata dal 20% di sostanza organica, sabbia fine e grossolana per il 50% e terra di brughiera per il 30%.

La riproduzione si esegue a febbraio, tagliando i rizomi a riposo in pezzi lunghi 5-10 cm. Si interrano in vaso o in piena terra.

A luglio si tagliano con le cesoie le infiorescenze raccogliendole in mazzi da appendere e far essiccare all’ombra.
Semina

La semina si esegue in un solchetto, direttamente in aiuola permanente alla profondità di 5 mm. Il terreno ideale dev’essere profondo, umido e ricco di sostanze organiche.

Dopo aver realizzato la semina (o aver acquistato le giovani piantine) attendiamo che siano grandi abbastanza e robuste da poter essere prese in mano per poterle diradare. Lasciamo, tra una pianta e l’altra, circa 25 cm di spazio.
Esposizione
in pieno sole.
Temperatura
Si tratta di una pianta rustica, ma durante l’inverno nelle regioni più fredde e meglio coprirla con un telo di plastica trasparente.
Acqua
Resiste bene alla siccità. Eventuali interventi in estate quando necessaria.
Terreno
Fertile e ben drenato.
Concimazione
Poco esigente.
Fioritura
Durante l’estate.
Propagazione
Per semina in febbraio-marzo in vasi tenuti a temperatura di 10-12° C; oppure per semina direttamente in piena terra in aprile.
Malattie e sintomi
Pur essendo una pianta molto resistente alle avversità, e soggetta talvolta ad attacchi di diverse patologie fungine al colletto e a danni da insetti, specialmente afidi e cicaline.
Per evitarle, mantieni sempre il terrene ben drenato, evita ristagni di acqua e mantieni ben arieggiata Ia chioma.
Trattamenti con mezzi chimici sono da limitare al massimo in quanto questa erba, una volta essiccata, si utilizza a scope alimentare.
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