Le zucche sono ortaggi estremamente versatili nei consumi e negli utilizzi. In cucina arricchiscono la tavola con continuità in autunno e inverno.

Il dizionario fa derivare il termine zucche da “cocutie” (teste), poi trasformato in “cocuzze” e, infine, zucche. Bella storia linguistica, non meno intrigante di quella… vegetale. Appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, molto ricca di varietà per forma e colore. Le più conosciute sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (zucca torta o zucca pepona, da non confondere con la Cucurbita pepo, specie cui appartengono le comuni zucchine). ­­Nella maxima il frutto, la zucca per eccellenza, ha una forma voluminosa ed appiattita all’apice ed è caratterizzato da una spessa buccia verde solcata da striature longitudinali. Di grandi dimensioni (può pesare anche 80 kg), presenta una polpa di colore giallo-arancio farinosa e dolciastra. La moschata è di forma allungata, cilindrica e rigonfia all’estremità. Di medie dimensioni, è di colore verde scuro o arancione ed ha polpa dolce e tenera.

Terreno
Il terreno dev’essere ben sciolto e ben concimato.

Coltivazione
La zucca si semina in primavera (aprile-maggio) ed arriva a maturazione in agosto. Necessita di esposizione in pieno sole e clima temperato. Si mettono 4-5 semi nella buca d’impianto alla profondità di circa 3 cm. Si possono anche acquistare piantine già formate, scegliendole piccole e compatte, con foglie sane. Una volta nate, le piantine vanno diradate, lasciando per ogni buchetta quella più vigorosa. Occorre arieggiare frequentemente il terreno con zappettature per mantenerlo libero dalle infestanti.

Irrigazione
Irrigare frequentemente, ma evitare i ristagni d’acqua. ­­

Raccolta
La raccolta si esegue a fine estate quando la pianta è secca e la zucca è matura, cioè quando battendola con le nocche suona “vuoto”. Si staccano le zucche dalle piante e si conservano in ambienti ben aerati. Le zucche intere possono essere conservate per tutto il periodo invernale in ambiente buio, fresco e asciutto.

Zucche – Varietà per tutti i gusti

zucche, zucche ornamentali

 

  1. Avalon: buccia liscia, di colore arancione chiaro, polpa dolce;
  2. Frisco: buccia liscia, leggermente solcata, polpa dolce;
  3. Ultra HP: forma allungata, buccia liscia, polpa dolce e consistente;
  4. Violina: buccia rugosa, di colore arancione, polpa dolce e consistente;
  5. Marina di Chioggia: forma appiattita; buccia molto rugosa, di colore verde o grigio scuro; polpa zuccherina di colore giallo;
  6. Uchiki Kuri: forma rotonda; buccia rossa, polpa molto dolce;
  7. Musquèe de Provence: forma appiattita con costolatura molto marcata, buccia liscia di colore marrone aranciato, polpa spessa di colore arancio;
  8. Rouge vif d’Etampes: forma appiattita con leggera costolatura, buccia liscia di colore rosso-arancio brillante, polpa arancione zuccherina;
  9. Harlequin: forma rotonda, buccia spessa, per scopo ornamentale;
  10. Bottiglia: a forma di bottiglia, buccia liscia, per uso ornamentale;
  11. Red warty thing: forma rotonda, buccia spessa e dura, ornamentale;
  12. Turbante turco: forma grossa ed irregolare, ornamentale.

Zucche – come si coltivano

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  1. Si semina direttamente nell’orto in aprile-maggio ponendo in ogni buchetta 4-5 semi alla profondità di 3 cm circa.
  2. Le buchette saranno distanziate 1,5 m tra le file e altrettanti sulla stessa fila. In questa foto il seme è adagiato sul terreno in modo sbagliato: la punta del seme deve essere rivolta verso il terreno, mai verso l’alto (è dalla punta che fuoriesce l’apparato radicale).
  3. É consigliabile proteggere con una campana di vetro o altro contenitore trasparente i giovani germogli.
  4. Per una coltura forzata si semina in vasetti in serra calda all’in­­­izio di febbraio e si porta in serra fredda trapiantando dopo la metà di marzo (dopo quaranta giorni) per raccogliere da maggio in poi.
  5. L’irrigazione non andrebbe mai fatta direttamente al “piede” della pianta per evitare marciumi al colletto. Per un’irrigazione ottimale è consigliato un impianto a goccia che copra tutta la superficie occupata dalla pianta. Questo è importante visto che in conseguenza all’interramento dei tralci la pianta svilupperà radici da ogni internodo fogliare. La quantità d’acqua va decisa considerando la capacità di ritenzione idrica del terreno su cui si coltiva e bisogna anche tener presente che la zucca può avere un accrescimento giornaliero superiore ai 12 kg. Quindi occorre regolare l’irrigazione in base allo sviluppo del frutto, ristagni idrici provocherebbero danni alla pianta. Il terreno deve rimanere umido al punto giusto, fresco e non inzuppato.
  6. Un’operazione laboriosa, ma essenziale, è l’interramento di tutti i tralci in modo che questi riescano facilmente a sviluppare radici avventizie dagli internodi fogliari. La pianta riesce ad estrarre dal terreno acqua ed elementi nutritivi grazie alle radici. Quindi più l’apparato radicale delle piante è sviluppato, più si ha la possibilità di crescere grandi zucche. Non vanno interrati il colletto e il tratto di tralcio primario che ospita la zucca. Sono sufficienti 50 cm prima e dopo il frutto per consentirle una crescita corretta.

Lo sviluppo delle zucche

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1 Durante l’impianto è importante considerare che il tralcio principale si sviluppa in senso opposto alla prima foglia. Questo consente di evitare torsioni al colletto nel tentativo di indirizzare la pianta nell’area assegnata.

2,3 A 30 giorni dall’allegagione del frutto in crescita è importante cimare gradualmente i tralci ancora in crescita ad eccezione del primario che lasciamo crescere.

4 Nelle settimane successive possiamo favorire il suo sviluppo liberando e pulendo il terreno su cui si allunga la zucca. I frutti diventano sempre più grandi e assumono la forma e la colorazione tipiche della propria varietà.

 

Zucche – Varietà e coltivazione ultima modifica: 2014-04-18T11:28:46+02:00 da Faidate Ingiardino

2 Risposte

  1. Giovanni

    Nell’articolo sulla coltivazione delle zucche all’immagine n. 2 si vede una foto con il seme nel terreno ma…è nel verso sbagliato! La punta deve andare verso il basso perchè è da li che esce l’apparato radicale, tuttalpiù si può adagiare il seme piatto, mai però nel senso inverso.

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