L’erica si può trovare sotto forma di piccoli cespugli, ma anche di grandi arbusti e perfino di alberi dalle lunghe e preziose fioriture. Le tipologie sono moltissime e si possono facilmente coltivare in giardino.
La Famiglia Erica
L’erica fiorisce sulle nostre montagne, come nelle ventose brughiere di Scozia e Irlanda. Osservandole da vicino, si scopre l’irresistibile grazia delle loro corolle minute: campanellini allungati o panciuti, sbocciano in cime o gruppetti, fra foglie aghiformi sempreverdi. Deliziose, ma molto robuste, sono perfette per i giardini di collina e montagna. Queste piante, però, non crescono soltanto nelle zone fredde d’Europa: delle 735 specie esistenti, molte provengono dalle terre affacciate sul bacino del Mediterraneo, dall’Africa e dal Madagascar.
Erica pianta: tipologie
Erica arborea
E’ arbusto sempreverde, dalla corteccia rossastra, a portamento eretto. I fiori sono piccoli, penduli, molto numerosi dal colore bianco-crema e profumati.
Erica carnea
Si presenta come una pianta con fusto strisciante a livello del terreno, alta fino a 40 cm. I fiori riuniti in grappoli apicali sono di colore rosa più o meno sfumato.
Erica cinerea
Si sviluppa come un arbusto. è di taglia piccola e può raggiungere i 60 cm di altezza. Mantiene la foglia in inverno.
Erica Multiflora
Arbusto sempreverde, a fusto legnoso, molto ramificato e con foglie aghiformi, lunghe 5-10 mm. I fiori, roseo-violacei, sono lunghi fino a 7 mm.
Erica Scoparia
Alto arbusto sempreverde con foglie aghiformi glabre di colore verde scuro. I fiori minuscoli e non profumati sono bianco verdastri, lunghi solo 1,5-3 mm con corolla globulosa.
Erica Manipuliflora
Simile all’erica multiflora, ma con fusto generalmente prostrato-ascendente e con i fiori normalmente sui rami laterali.
Erica coltivazione
La messa a dimora è consigliata all’inizio della primavera o all’inizio dell’autunno, perché periodi più freschi. Nella prima fase di messa a dimora, lavoriamo il terreno e incorporiamo terriccio di foglie decomposte misto a torba acida.
Nel primo anno bagniamo con regolarità. In seguito saranno necessarie solo innaffiature di soccorso durante la stagione secca. Se possibile utilizziamo acqua priva di calcare, come quella piovana.
Le potature sono indispensabili dopo la fioritura o a fine inverno, eliminando le spighe sfiorite tagliando i rami di un terzo della loro lunghezza.
La moltiplicazione per talea si effettua in estate prelevando porzioni lunghe 2-5 cm da getti robusti che non hanno fiorito. poniamole a radicare in un vaso riempito con torba e sabbia al riparo dal sole. a primavera trasferiamo le talee in vasetti singoli.
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