Limoni, arance, cedri: una bella famiglia tutta da far crescere in salute
“Conosci la terra dove i limoni mettono il fiore, le arance d’oro splendono tra le foglie scure… “ Il grande Goethe (poeta tedesco vissuto nell’800) si riferiva al nostro Sud ma gli agrumi si sviluppano in tutto il bacino del Mediterraneo, che va dal medio Oriente alla Sicilia e da qui sale fino alle rive del lago di Garda.
Gli agrumi sono piante sempreverdi. La loro altezza varia dai 2 ai 5 metri a seconda della varietà e specie. Sono coltivati oltre che per i frutti anche come piante ornamentali per la bellezza dei fiori. Se gli alberi si sviluppano troppo e si desidera che siano meno ingombranti possiamo ricorrere a una drastica potatura accorciando, in primavera, la chioma che si riformerà dopo un anno, perdendo però la produzione fruttifera.
I piccoli alberi coltivati in vaso necessitano di una potatura annuale specialmente se la vegetazione è stentata; occorre svasarli per sostituire il terreno potando anche l’apparato radicale.

Le arance sono, tra gli agrumi, i più apprezzati. Si coltivano soprattutto in Sicilia e in altre regioni del sud Italia. Gli aranceti danno frutti in abbondanza con varietà a polpa bionda e a polpa rossa. Le qualità più rinomate sono: i Tarocchi, i Sanguinelli, l’Ovale calabrese, Biondo di Tursi, Belladonna, Moro, Nucellari, Valencia.
Nomi agrumi
L’arancio
L’arancio è un ibrido diffuso in tutto il mondo, ma ormai da molti secoli si sviluppa come una specie a sé stante. Gli aranci si coltivano in luogo soleggiato, e semiombreggiato; temono il gelo, quindi nelle zone con inverni rigidi vengono coltivati in serra fredda o riparati con agritessuto o teli di plastica; anche nelle zone con inverni miti è consigliabile posizionare gli alberi di arancio in luogo riparato dal vento, visto che gelate tardive possono rovinare irreparabilmente i boccioli.
Il limone
l limone è originario dell’India e dell’Indocina. Secondo alcuni studiosi è un ibrido naturale tra il cedro e il lime. L’albero del limone (alto fino a 6 metri) ha un portamento aperto ed i rami a frutto sono procombenti; i rami sono normalmente spinosi. Il limone è piuttosto sensibile al freddo e si defoglia completamente con temperature di -4/-5 °C, mentre temperature inferiori possono danneggare anche il legno. A differenza di altri agrumi, i limoni possono maturare anche una volta.
Il mandarino
Con il termine “mandarini” viene designato un gruppo eterogeneo di agrumi di grande importanza, secondo solo all’arancio. In genere si sviluppa come un piccolo alberello con foglie lanceolate, verde vivo, con picciolo leggermente alato. I fiori sono bianchi, singoli o riuniti in piccole infiorescenze, molto profumati. I frutti globosi, leggermente depressi ai poli, hanno una buccia papillata, poco aderente alla polpa.
La limetta
La limetta è una specie originaria dell’Asia, considerata come ibrido naturale di cedro e limone. I frutti sono leggermente ovali, per lo più verdi o verdi-giallastri, anche se alcune varietà hanno frutti gialli a maturazione; la polpa è acida e la buccia sottile è ricca di oli essenziali.
Il pompelmo
Alcuni studiosi ritengono che il pompelmo sia un ibrido naturale tra il pomelo e l’arancio dolce; secondo altri è una mutazione del pomelo. è originario delle Barbados (uno dei pochi agrumi non proveniente dall’Asia).
Il Kumquat
Specie a sé stante, è un arbusto denso, che raggiunge negli anni i 3-4 metri di altezza, orginario dell’Asia; un tempo i kumquat venivano considerati nella specie “citrus”, viste le numerose somiglianze.Il cedro sembra sia originario dell’India e della Birmania.
Il Cedro
Forma arbusti o piccoli alberi, alti fino a 8 metri, con rami spinosi e portamento irregolare. I frutti sono grandi, oblunghi od ovali, a superficie liscia o rugosa e piena di protuberanze, con epicarpo spesso e polpa acida.
Altre varietà
Bergamotto (Citrus bergamia)
Non si conosce l’esatta genesi di questo agrume, il colore giallo indicherebbe una derivazione per mutazione genetica a partire da preesistenti specie.
Il chinotto
L’origine del chinotto non è stata esattamente accertata. Prevale l’opinione che si tratti di una mutazione dell’arancio amaro.
Il mapo
E’ un gruppo di ibridi con caratteristiche intermedie tra il mandarancio e il pompelmo. Ha un sapore piacevolmente acido.
Il calamondino
E’ probabilmente un ibrido tra kumquat e mandarancio. Si presta per essere coltivato in vaso poiché cresce molto lentamente.
Come coltivare gli agrumi
Il clima ideale è quello temperato caldo, con temperature medie di 22 gradi in estate e non inferiori ai 10 gradi d’inverno. Non sono, quindi, adatte a essere coltivate in zone dove gli inverni sono piuttosto rigidi. In questo caso è possibile effettuare la coltivazione in vaso, collocandolo all’aperto d’estate e , in inverno, in ambiente protetto (possibilmente riscaldato).
L’impianto in terreno si effettua in autunno o primavera. La terra va concimata con letame e fertilizzante a base di azoto, fosforo e potassio. Le piante di agrumi necessitano di un terreno fertile leggero, ben drenato, poco calcareo e lievemente acido. Prediligono una posizione luminosa e arieggiata, ma attenzione alle correnti. Se non si abita in una zona adatta, a causa delle basse temperature invernali, gli agrumi possono essere coltivati e cresciuti in un grande vaso che, durante l’inverno, va trasportato in una zona protetta (anche al chiuso) dove riceva luce e periodiche annaffiature.
Coltiviamoli in vaso
La coltivazione degli agrumi in vaso non presenta particolari difficoltà e dà molte soddisfazioni purché si rispettino le esigenze delle piante. Gli agrumi vanno sistemati in pieno sole o dove lo ricevano per almeno 3-4 ore al giorno, specialmente in primavera-estate quando sono in piena attività vegetativa; durante il ricovero invernale basta invece che l’ambiente sia luminoso.

Al fine di evitare che le radici soffrano per la troppa umidità dovuta ad eventuali ristagni d’acqua, depositiamo un buon drenaggio
Le esposizioni migliori per gli agrumi sono quelle a sud e ad ovest. Per gli agrumi il terriccio del vaso non deve mai asciugarsi completamente fra un’innaffiatura e l’altra; se la terra è asciutta la pianta mostra subito segni di sofferenza con foglie appassite che tendono a cadere. I contenitori ideali per gli agrumi sono quelli di cotto, che assicurano una buona traspirazione alle radici ed evitano il surriscaldamento del terriccio in estate.
Come potare gli agrumi
Gli agrumi non sopportano potature eccessive. Per mantenere un’ impalcatura vigorosa, ben equilibrata e arieggiata, conviene eliminare (tra marzo e aprile) i “succhioni” (rami molto vigorosi, ma non fruttiferi, che assorbono inutilmente la linfa) e togliere i rami secchi e malati, per avere una pianta rigogliosa.
Come difendere gli agrumi
Per proteggere gli agrumi dagli sbalzi di temperatura nelle regioni a clima freddo è consigliabile coprirli con tessuto non tessuto specifico, che a differenza della plastica permette alla pianta di respirare.
Gli agrumi necessitano di sostanze nutritive di origine organica e di un giusto equilibrato apporto di minerali, soprattutto azoto, fosforo e potassio specifici a cessione programmata.
I granuli di cui è composto formano una riserva di elementi nutritivi in prossimità delle radici. Per l’impianto va mescolato alla terra di riempimento, per gli interventi di copertura va sparso intorno all’albero. Le dosi di impiego sono indicate sulla confezione.
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