Parlare alle piante è considerato un gesto un po’ folle, anche perché non si ha una certezza scientifica che questo aiuti generi e varietà a crescere bene e meglio. Tuttavia…
Parlare alle piante serve davvero? Il principio dietro all’idea che “conversare” al mondo vegetale sia utile è che una persona, parlando, emette anidride carbonica, che fa bene alle piante. Ciò però non è provato dalla scienza: la CO2 nel respiro umano si dissolve molto rapidamente, troppo perché le piante possano trarne giovamento. Le storie di “sussurratori di piante” sui media sono però abbastanza comuni, ma di solito non hanno alla base un approfondito studio scientifico da cui poter essere sostenute.
Cosa dice la scienza
Dello stesso tipo sono le affermazioni riguardo ai diversi tipi di musica che avrebbero effetto benefico sulle piante: una notizia che fa presa, ma che non è sostenuta da tesi e prove. Comunque, non sarebbe saggio smettere di parlare alle nostre piante su due piedi: è stato dimostrato che, aumentando in modo artificiale i livelli di CO2 in una serra in un giorno di sole, si sprona notevolmente la crescita della pianta. Per alzare il livello di CO2, perché abbia effetto, bisognerebbe, però, fare un vero e autentico monologo piuttosto lungo, in un luogo assolato e caldo.
Passeggiare tra la natura: un’occasione anche per sussurrare alle piante!
Ma a noi… farebbe bene?
Qui ci sono meno dubbi: molti studi mostrano che coltivare le piante e prendersene cura dia beneficio a livello psicologico, riducendo lo stress e combattendo, per quanto possibile, la depressione.
Tocca, non parlare
Se parlare alle piante ci può sembrare poco utile, proviamo invece a toccarle con delicatezza. Simuleremo infatti gli effetti di un vento leggero, a cui le piante risponderanno crescendo più forti, con steli più spessi e fogliame più fitto.
Le piante parlano?
Si, tramite vibrazioni sonore, praticamente delle “parole” che possono produrre effetti importanti sulla crescita e sulla salute di altri generi e varietà.
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