Da tempo sono reperibili in commercio gli ortaggi innestati che forniscono raccolti importanti anche se coltivati sul balcone

L’innesto tra due piante per la realizzazione di una nuova pianta che presenti le qualità migliori di entrambe ci arriva dalla notte dei tempi. Da una si preleva la radice (portainnesto) e dall’altra la parte aerea (nesto); operando correttamente le due parti si saldano in un callo duro e compatto. Ecco perché gli ortaggi innestati sono una soluzione apprezzata, soprattutto se coltivati in spazi ristretti come su terrazzi o balconi.

Un orto… facile e veloce

La pianta innestata risulta più sana, robusta, poco disponibile nei confronti di diverse malattie. Produce frutti di altissima qualità e gusto, in maggiore quantità e omogeneità. Le varietà dei due ortaggi da “fondere” per crearne uno si scelgono in funzione del loro ruolo: quella che darà le radici deve essere una varietà vigorosa, capace di nutrire bene la piantina anche disponendo di poco terriccio in un vaso (come capita nelle piante sul balcone). L’altra, quella che costituisce la parte che fa i frutti, viene scelta per la qualità della sua produzione.

Le melanzane visibili possono rappresentare alcuni ortaggi prodotti da piante innestate. Queste presentano una particolare resistenza alle principali malattie del terreno, una tolleranza più elevata al freddo, una maggiore e prolungata produttività rispetto alle piante normali. Le piante innestate costano di più di quelle non innestate.

Grazie alla loro struttura, le piante innestate crescono con maggior vigore e producono frutti prima di quelle normali. Adattandosi molto meglio alla vita in vaso, riescono a dare anche frutti più numerosi. Si coltivano esattamente come le altre tenendo presente che, avendo radici più forti, crescono di più, in altezza soprattutto. Quindi provvediamo a tutori adeguati e forniamo a esse un vaso più grande, se sono coltivate sul balcone. Se il portainnesto, cioè la parte di pianta che fornisce le radici, comincia a produrre foglie, bisogna intervenire tagliandole completamente, altrimenti il rischio è che il nesto non sopravviva con grave danno per la pianta.

L’innesto

Il procedimento per effettuare un innesto non è difficile, ma deve essere svolto con precisione e attenzione. Si fa crescere l’ortaggio per le radici (il portainnesto) e poi, quando la crescita è adeguata, si individua la pianta che farà i frutti (nesto).

Si fa crescere l’ortaggio per le radici (il portainnesto) e poi, quando la crescita è adeguata, si individua la pianta che farà i frutti (nesto). 

Si taglia il portainnesto alla base, tenendo solo pochi centimetri di fusto; si taglia anche la pianta che produrrà i frutti e si tengono fusto e foglie, scartando le radici. Si incide il piccolo fusto del portainnesto creando un incavo dove si incastrerà perfettamente la seconda pianta.

Si incastrano le parti delle due piante, cercando di farle coincidere perfettamente e sigillando il taglio con una clip, in modo da favorire la cicatrizzazione in ambiente protetto.

Quando la nuova pianta comincerà a crescere producendo nuove foglie, avremo la conferma che l’innesto è andato a buon fine.

Ortaggi | Conosciamo meglio quelli innestati ultima modifica: 2018-05-30T11:04:40+02:00 da Faidate Ingiardino

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