La Typha latifolia, la pianta palustre dalla caratteristica infiorescenza a salsiccia, ideale per decorare stagni e laghetti artificiali
La Typha latifolia, o più semplicemente Tifa, è una pianta acquatica ornamentale appartenente alla famiglia delle Typhaceae. È originaria dell’America del nord, ma è diffusa anche in Europa e Asia. In Italia cresce spontanea e la si può trovare in corrispondenza di paludi, stagni o sull’argine di alcuni fiumi.
Si presenta con portamento cespuglioso ed eretto, con steli cilindrici e sottili che possono superare i due metri di altezza. Ha foglie allungate e verdi, simili a spade, con margini lisci. Le infiorescenze femminili hanno una forma molto caratteristica, simile a una lunga salsiccia marrone. Quelle maschili sono bianche e piumose. Fiorisce in estate.
La pianta è provvista di una radice a rizoma dalla quale la pianta si sviluppa nel periodo primaverile; mentre d’inverno la pianta secca in attesa della nuova fase vegetativa.
La Typha latifolia è coltivata nei giardini come ornamentale di laghetti, biopiscine e stagni anche grazie alla sua funzione di fitodepurazione dell’acqua.
In passato questa pianta veniva utilizzata come rimedio medicamentoso per combattere le coliche addominali e i dolori mestruali.
Typha latifolia coltivazione
Moltiplicazione
La Tifa si propaga per seme e per stolone. Nella seconda ipotesi la moltiplicazione è molto più rapida ed è sufficiente tagliare i getti della radice madre e piantarli nel terreno.
Terreno
Può crescere sia nell’acqua che in piena terra. Nel secondo caso predilige suoli acidi e molto umidi, quasi fradici.
Esposizione
Ama gli ambienti soleggiati, ma si adatta anche alle zone in semi-ombra. Non teme il freddo, inoltre ben sopporta anche il caldo.
Irrigazione
Se coltivata in acqua non necessita di annaffiature. In piena terra è necessario mantenere il terreno sempre bagnato.
Concimazione
All’inizio della fase vegetativa si consiglia di concimare con un fertilizzante azotato.
Malattie e parassiti
Non teme particolari malattie o parassiti.
Mi ricordo che mia mamma la usava come quaugulante