La flora italiana è particolarmente varia e da regione a regione crescono piante molto differenti; ciò accade per via della presenza sul territorio italiano di climi diversi tra loro

La flora italiana è un tesoro verde di cui dovremmo andare fieri. Sul nostro territorio crescono migliaia di specie differenti in base al clima e alla latitudine. Proprio questi fattori così variegati fanno si che nelle diverse regioni italiane nascano specie rare, che difficilmente crescono spontaneamente in altri luoghi.

Il 7 dicembre del 2018 sono state elette le venti piante simbolo delle venti regioni italiane: a votare sono stati oltre 500 appassionati ed esperti botanici da tutta Italia che hanno eletto le piante vincitrici a partire da una rosa di candidature, con un meccanismo simile a quello delle primarie.

flora italiana

 

L’iniziativa, promossa dalla Società Botanica Italiana, è stata coordinata dal professor Lorenzo Peruzzi con l’obiettivo di “sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale; sono state elette venti piante che, per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possano diventare il simbolo di ognuna delle venti regioni italiane”.

I risultati della votazione sono stati presentati durante la giornata di studio “La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione”, organizzata dalla Fondazione per la Flora Italiana e dalla Società Botanica Italiana il 7 dicembre scorso, presso il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma.

Dalle Alpi alla Sicilia

Tutti conosciamo la straordinaria ricchezza del nostro territorio nazionale in fatto di vegetazione che prende caratteristiche diverse, anche profondamente, a seconda della zona in cui alberi, arbusti e fiori popolano montagne, colline e pianure.

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Il giardino Kolymbethra, nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento.

Da Nord a Sud sono venti le piante italiane (una per regione) ad essere state elette come piante simbolo. La Sassifraga dell’Argentera, una bellissima pianta erbacea a fiori rosa, tipica delle Alpi occidentali, è la più votata in assoluto tra quelle che simboleggiano le regioni italiane, insieme all’Abete delle Madonie. Scopri le percentuali di voto per ciascuna specie botanica di flora italiana.

Ma conosciamo nel dettaglio la flora italiana, caratterizzata da piante che talvolta sono una vera rarità per la limitata area in cui crescono.

Flora italiana – I fiori simbolo regione per regione

Valle d’Aosta – Astragalo maggiore

Si tratta di una vistosa erba a fiori gialli facente parte della flora alpina italiana presente soltanto in Valle d’Aosta. È una Fabacea conosciuta per le sue eccezionali proprietà disintossicanti e immunostimolanti.

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Piemonte – Sassifraga dell’Argentera

Si tratta di una bellissima pianta erbacea rupicola a fiori rosa, endemica delle Alpi occidentali e presente in Italia soltanto in Piemonte. Fiorisce una sola volta durante l’anno, da luglio a settembre. È una pianta acidofila che cresce sulle rocce silicee.

Lombardia – Silene di Elisabetta

Si tratta di una bellissima pianta erbacea a fiori fucsia, endemica di un’area a cavallo tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. Nasce tra i 1400 e i 2500 metri su terreni sassosi.

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Trentino – Androsace di Hausmann

Si tratta di una minuta pianta erbacea a fiori bianchi, endemica delle Alpi centro-orientali e presente in tutta la regione. Dedicata a Franz von Hausmann, botanico altoatesino.

Veneto – Sassifraga dei Berici

Si tratta di una pianta erbacea a fiori bianchi, endemica del Veneto. Il fiore presenta una particolarità: il petalo inferiore è più lungo degli altri. Cresce in corrispondenza di grotte umide, dirupi e pareti verticali.

Friuli Venezia Giulia – Spillone palustre

Si tratta di una pianta erbacea a fiori rosa, endemica della regione, dove cresce nell’area delle risorgive. Fiorisce nel mese di maggio.

Emilia-romagna – Primula appenninica

Questa graziosa primula a fiori rosa è un esempio di vegetazione italiana endemica dei crinali rocciosi dell’Appennino settentrionale, nei territori del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Marche – Moehringia vescicolosa

Si tratta di una piccola pianta rupicola con minuti fiori bianchi, endemica della regione. Cresce prevalentemente su strapiombi, rupi calcaree e anfratti rocciosi.

Abruzzo – Adonide curvata

Si tratta di una graziosa pianta erbacea a fiori gialli, endemica delle più alte cime dell’Appennino centrale. Descritta da Michele Tenore, botanico ottocentesco di origine abruzzese. Cresce ad altitudini elevate, tra i 1800 e i 2600 metri.

Molise – Acero di l’Obel

Si tratta di un albero endemico dell’Italia centro-meridionale, particolarmente frequente nelle foreste del Molise. Ha grandi foglie lobate di colore verde intenso e fiori di colore giallo.

Puglia – Gigaro pugliese

Si tratta di una peculiare pianta erbacea con una vistosa spata rossastra (una sorta di calla selvatica), endemica della Puglia. Descritta da Enrico Carano, botanico pugliese attivo nella prima metà del novecento.

Basilicata – Pino loricato

Tra le piante italiane più curiose troviamo il pino loricato. È una maestosa conifera, presente soltanto nei territori del Parco Nazionale del Pollino. Il particolare nome “Loricato” deriva dalla corteccia che ricorda le corazze dei soldati romani chiamate “loriche“. Il colore è grigio chiaro, quasi argentato.

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Calabria – Soldanella calabrese

Si tratta di una graziosa piccola pianta erbacea a fiori viola, endemica delle montagne della Calabria centro-meridionale. È una primulacea che cresce tra i 1200 e i 1700 metri d’altitudine.

Sicilia – Abete delle Madonie

Si tratta di una conifera endemica delle Madonie. Descritta da Michele Lojacono Pojero, botanico siciliano che ha operato a cavallo tra ottocento e novecento. Nel 1900 venne considerato estinto, ma venne riscoperto nel 1957.

Campania – Primula di Palinuro

Si tratta di una bellissima primula costiera a fiori gialli, che cresce su rupi a picco sul mar Tirreno; endemica delle coste tra Campania meridionale e Calabria settentrionale, descritta da Vincenzo Petagna, botanico napoletano che ha operato nell’ottocento.

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Lazio – Storace comune

Tra la flora spontanea italiana troviamo lo Storace comune; è grande arbusto con vistosi fiori bianchi, presente in Italia soltanto tra il Lazio e la Campania. Fiorisce tra aprile e maggio.

Sardegna – Ribes sardo

Si tratta di un piccolo arbusto con frutti rossi, endemico della Sardegna. Ha piccole foglie trilobate dentellate e fiori di colore giallo. Cresce in ambienti calcarei a oltre 1200 metri di altitudine.

Umbria – Bivonea di Savi

Si tratta di una piccolissima piantina a fiori bianchi, presente in Italia soltanto in Umbria, Lazio e Toscana. I fiori sono piccoli e riuniti in ciuffi, mentre le foglie sono verde brillante e a forma di spatola.

Toscana – Zafferano etrusco

Si tratta di una graziosa pianta erbacea a fioritura precoce, presente anche in Emilia-Romagna e Umbria, ma con la maggior parte del suo areale che ricade in Toscana. Descritta da Filippo Parlatore, professore per decenni a Firenze nell’ottocento, la cui attività pose le basi per la successiva fondazione della Società Botanica Italiana.

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Liguria – Campanula di Capo Noli

Tra la flora d’Italia come dimenticare questa vistosa campanula rupicola, con areale limitato alla sola zona di Capo Noli in Liguria. I fiori di colore violetto sbocciano tra luglio e ottobre, ma il clima mite della riviera può anticiparne la fioritura a giugno.

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Flora italiana | Ogni regione ha la sua pianta simbolo ultima modifica: 2019-07-10T14:05:53+02:00 da Faidate Ingiardino

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