L’Equiseto (Equisetum), noto anche come coda cavallina o erba cavallina, è una delle piante più antiche del nostro mondo impiegata soprattutto in fitorerapia ed erboristeria per alcuni suoi importanti benefici

Appartenente alla famiglia delle Equisitaceae, l’Equiseto è un organismo che, grazie ad alcuni ritrovamenti di resti fossili, si è attestato fosse già ampiamente diffuso in epoca paleozoica, vale a dire quasi 345 milioni di anni fa. È un genere che si propaga e riproduce mediante spore, e quindici sue varietà sono facilmente riscontrabili nella flora italiana.

Equiseto pianta

Pianta perenne che può raggiungere gli oltre 50 cm di altezza, è dotata di piccoli cloroplasti verdi e leggermente striati. Ha radici carnose che tendono a sviluppare sotto terra vaste colonie, cui espansione può essere monitorata in fase di coltivazione. I suoi steli eretti crescono in maniera piuttosto fitta: sono verdi e hanno la “fortuna” di rimanere tali anche durante la fredda stagione invernale.

equisetum arvense

L’equisetum arvense è notoriamente diffuso come equisetum dei prati.

L’equisetum arvense, conosciuto soprattutto come equisetum dei prati, lungo i fusti produce lunghe foglie verdi: è diffusissimo lungo le scarpate di zone montuose del Nord Italia e l’unica varietà impiegata in erboristeria e fitoterapia.

Coltivazione

Esposizione

Gli equiseti crescono bene sia al sole sia all’ombra, ma suggeriamo di svilupparli comunque presso luoghi dove possono ricevere una buona illuminazione. Non teme il freddo e le gelate invernali.

Tipo di terreno

Scegliamo un terreno profondo, ricco, con un pH leggermente acido o neutro: suggeriamo uno molto sabbioso.

Irrigazione

Sono piante ideali da sviluppare sul bordo o sulla riva di specchi d’acqua presso giardini acquatici. All’aperto “inzuppiamo” bene il terreno, che dev’essere saturo d’acqua; in appartamento è necessario che il vaso sia colmo.

Concimazione

Non necessitano di fertilizzazioni.

Propagazione

Si propagano ottimamente per divisione del rizoma, prelevandone una parte con un coltello ben affilato ma soprattutto pulito o disinfettato alla fiamma.

Equiseto benefici

Solo l’e.anverse è trattato in fitoterapia ed erboristeria, considerando che tutte le varietà di questo genere presentano nei fusti e nelle radici elevate quantità tossiche e nocive per il nostro organismo. Tramite infusi e decotti, è indicato per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. È ideale nel contrastare gengiviti, infiammazioni alle mucose della bocca, tonsilliti e mal di gola, ma anche per uso esterno contro le emorroidi o fitti crampi muscolari.

Un esempio di infuso estratto dal fogliame dell‘equisetum anverse.

Recentemente è impiegato soprattutto per fortificare il cuoio capelluto e quindi prevenire la caduta dei capelli.

Equiseto controindicazioni

Sconsigliato l’uso in gravidanza e negli individui che soffrono di insufficienza renale. È sempre bene consultare una prescrizione medica ed essere a conoscenza delle problematiche del nostro organismo.

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Equiseto | La pianta più antica: usi e benefici ultima modifica: 2018-02-19T08:00:18+01:00 da Faidate Ingiardino

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