Il physalis alkekengi, la pianta dai frutti particolari, adatta a scopi ornamentali o alimentari
Il physalis alkekengi, anche detto “ciliegino” o “pianta delle lanterne cinesi“, è un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. È originaria di Asia, America centrale e dell’area mediterranea.
Ha un aspetto strisciante con fusti sottili che possono raggiungere i 70 centimetri di lunghezza. Ha foglie lanceolate e verdi, coperte da una peluria leggerissima. Il frutto è commestibile e molto buono; è grande quanto una ciliegia (da qui il nome “ciliegino”). È di colore arancione tendente al rosso ed è racchiuso all’interno di un calice sottile e rossastro, dall’aspetto caratteristico, molto simile alle lanterne cinesi. Fruttifica in autunno. I fiori invece sono piccoli e bianchi e sbocciano in estate.
Il physalis alkekengi è coltivato per la bellezza dei frutti che lo rendono perfetto come pianta ornamentale, ma grazie alla bontà di queste bacche è utilizzato anche come pianta da orto.
Coltivazione
Moltiplicazione
La propagazione dell’alchechengi avviene per divisione dei cespi o per semina. I semi vanno interrati in piena terra a una profondità di circa 5 millimetri e disposti a file.
Terreno
Predilige suoli calcarei, ma si adatta a ogni tipo di terreno. È buona norma realizzare un ottimo drenaggio al fine di scongiurare marciumi radicali.
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Esposizione
Ama i luoghi ben illuminati, ma si adatta anche alla semi-ombra. Apprezza anche i raggi del sole, ma per periodi non troppo prolungati e non nelle ore più calde.
Irrigazione
La pianta va annaffiata costantemente in estate, ma con apporti d’acqua contenuti, onde evitare ristagni idrici. Le irrigazioni vanno diminuite in autunno e inverno.
Concimazione
Ogni 2 mesi, durante la stagione primaverile, concimare con un fertilizzante a lenta cessione. Si consiglia l’impiego di un prodotto con una buona concentrazione di potassio, che possa stimolare la fioritura e, di conseguenza, la produzione di frutti.
Potatura
Il physalis alkekengi non necessita di potatura, ma è sempre bene rimuovere le parti secche o malate.
Raccolta
I frutti maturano e vanno raccolti in autunno.
Malattie e parassiti
I marciumi radicali sono nemici di questa pianta. Per evitarli è bene realizzare un buon drenaggio del terreno di coltura e non eccedere con gli apporti d’acqua.
L’alkekengi non teme l’attacco da parte dei parassiti.
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